mercoledì 27 maggio 2009

TEATRO ITALIA

Negli ultimi tempi stiamo assistendo ad un avanzamento esponenziale, quasi una reazione a catena, di un “atteggiamento” collettivo che premia una concezione della realtà che ruota essenzialmente intorno all’”immagine” a discapito della sostanza e della concretezza, un avanzamento dell’effimero, se non del completamente falso.A rinforzare tale atteggiamento contribuisce, in maniera non irrilevante, la mancanza, da parte di politici di ogni schieramento, di uno sguardo genuino sulla realtà, uno sguardo che non sia condizionato da retorica e pregiudizio bensì da una analisi di quelli che sono i veri bisogni del nostro paese; da un bisogno di democrazia vera e non inquinata da manipolazioni varie attuate a discapito di soggetti poco informati, un bisogno di creare condizioni di maggiore serenità per quanti vivono sulla propria pelle le disfunzioni di questo paese (dalla sanità gestita furbescamente al lavoro senza garanzie e protezioni sociali al soddisfacimento di bisogni primari di quanti non riescono a comprare da mangiare).Ma questi discorsi sono diventati “noiosi” per la nostra società dell’immagine, non solo i politici non sono interessati a questi ma anche la gente comune è come anestetizzata, si vive male nella concretezza, ma basta immedesimarsi in un personaggio della tv perché si scordi delle proprie disgrazie.La pericolosità della crescita dell’effimero, dell’immagine, sta nel fatto che l’individuo si troverà estraniato da se stesso, in una società di potenti che, gestendo la comunicazione, gestiranno le sue scelte.Ritorniamo alla concretezza, alla vita reale, senza aver paura di affrontare le difficoltà che la vita riserva quotidianamente, ritorniamo alla concretezza, non permettiamo che si perpetui questo “teatrino” che ci stanno propinando.

1 commento:

Pino Bari ha detto...

bravo francesco un bel articolo.
Ascolta: a fine luglio siamo in Puglia. Se ci sei ci troviamo!!!!!
Cmq presto ti chiamo così ci mettiamo d'accordo.