Negli ultimi vent’anni si è assistito alla messa al bando di diverse categorie di lavoratori a prescindere dal colore politico che si trovava a governare.
All’inizio degli anni ’90 toccò alla classe operaia che iniziò a perdere i propri diritti acquisiti nel tempo.
Qualche anno dopo fu la volta dei piccoli commercianti, tacciati come evasori, e si agevolò in maniera determinante il mercato della grande distribuzione.
Alla fine degli anni ’90 fu il turno dei precari creati dalla Legge Treu e condannati a vita dalla riforma Biagi.
Un paio di anni fa vennero colpiti, dal Ministro Bersani, i tassisti, quella ricca e antipatica corporazione.
Quest’estate è toccato ai dipendenti pubblici, tacciati come assenteisti, impostori e malati immaginari.
Negli ultimi giorni è stata la volta dei dipendenti Alitalia con i propri stipendi da nababbi.
Negli ultimi due decenni gli unici depositari dei privilegi che non sono stati “criminalizzati” sono le categorie ad elevata retribuzione quali politici, banchieri, petrolieri, grandi industriali, finanzieri, alti dirigenti, personaggi TV, notai, dentisti, architetti, etc…
Vorrei ricordare al”giustiziere” Brunetta che l’esempio si dovrebbe dare dall’alto.
Non mi pare di aver ancora rilevato la volontà dei nostri governanti di eliminare o ridurre gli sprechi tra la casta politica e nelle categorie sopraindicate.
All’inizio degli anni ’90 toccò alla classe operaia che iniziò a perdere i propri diritti acquisiti nel tempo.
Qualche anno dopo fu la volta dei piccoli commercianti, tacciati come evasori, e si agevolò in maniera determinante il mercato della grande distribuzione.
Alla fine degli anni ’90 fu il turno dei precari creati dalla Legge Treu e condannati a vita dalla riforma Biagi.
Un paio di anni fa vennero colpiti, dal Ministro Bersani, i tassisti, quella ricca e antipatica corporazione.
Quest’estate è toccato ai dipendenti pubblici, tacciati come assenteisti, impostori e malati immaginari.
Negli ultimi giorni è stata la volta dei dipendenti Alitalia con i propri stipendi da nababbi.
Negli ultimi due decenni gli unici depositari dei privilegi che non sono stati “criminalizzati” sono le categorie ad elevata retribuzione quali politici, banchieri, petrolieri, grandi industriali, finanzieri, alti dirigenti, personaggi TV, notai, dentisti, architetti, etc…
Vorrei ricordare al”giustiziere” Brunetta che l’esempio si dovrebbe dare dall’alto.
Non mi pare di aver ancora rilevato la volontà dei nostri governanti di eliminare o ridurre gli sprechi tra la casta politica e nelle categorie sopraindicate.
Tratto ispirazione da marco cedolin dal suo blog.
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