martedì 13 ottobre 2009

Un pensiero: la cultura

Questa vecchia e inutile robaccia non fa altro che intralciare il percorso della nostra società del capital-liberismo dove tutto si misura in soldi-potere.
E questi ultimi sono ora raggiungibili con una relativa facilità, sono raggiungibili attraverso la costruzione e l'imposizione dell'immagine.
E' oramai un concetto obsoleto per questi nostri tempi di mercato, mercato, mercato dove tutto è in vendita, dove sull'altare della messa in mostra e del protagonismo, viene sacrificata la dignità della persona stessa, i valori che ognuno conserva non servono in una società a-valoriale.
E' inutile la cultura, è un peso da togliere, basta saper vendere, si vende di tutto ed anche la cultura è in vendita, ma a basso prezzo.
In questi tempi post-moderni si riscopre il medioevo, ma non la sua parte buona, bensì quella più oscurantista e tenebrosa.
Dovrebbe questo essere il momento della liberazione dalle vecchie ideologie ma una nuova ideologia prende piede, anzi, è già in atto: l'immagine e la suggestione come mezzo per raggiungere uno scopo, lo scopo è non solo quello di uscire dall'anonimato, ma di acquisire ricchezza e potere.
Il falso è lo strumento di confronto, si scende a livelli molto bassi di argomentazione, l'importante è il messaggio, ma non il contenuto di questo bensì l'impatto che avrà su chi lo riceve.
Mi sorge un dubbio e mi chiedo: siamo arrivati alla fine? Se il percorso dell'uomo è stato sempre orientato al progresso della specie, pur con alti e bassi, ora non possiamo più evolvere? Cosa ci stà frenando? Forse la mancanza di quella robaccia che oggi non serve più ma che è ciò che ha sempre spinto l'uomo verso il suo miglioramento: la cultura, ma quella vera, non quella pseudo-cultura che fa prevalere il mercato sulla persona.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Credo che sia necessario toccare il fondo per risalire...........E sento che essendo sempre in più consapevoli di questa decadenza, siamo sulla strada giusta per la risalita!

Rogi