1° esempio: l'azienda che si è aggiudicata l'appalto per la costruzione dell'ospedale di Pinerolo ( 25 mln di euro ) aveva solo 1 dipendente registrato. La maggior parte lavorava in nero.
2° esempio: ristrutturazione del Teatro sociale di Pinerolo - lavori appaltati nel novembre 1999 e, di fatto, non ancora terminati. Una situazione controversa che sta determinando una spesa finale di importo quasi del doppio di quanto preventivato in origine. I mali che hanno caratterizzato il procedimento risultano altresì noti: difformità fra il capitolato e le opere effettivamente realizzate, il malcostume del subappalto, sequestri e inchieste in tribunale.
3° esempio: il comune di Torino ha dato in appalto ad aprile di quest'anno i lavori straordinari sulla pavimentazione delle vie, strade, piazze della Città con una base d'asta di 1 mln di euro.
L'azienda che si è aggiudicata il lavoro ha offerto un ribasso del 46%.
I casi sono due: o l'ufficio tecnico che ha preparato l'appalto ha sbagliato i conti o l'azienda è costretta a tagliare i costi in maniera esorbitante.
In altri casi, dietro a questi ribassi, le imprese attraverso revisioni in corso d'opera o varianti ai progetti, riescono a riportare i costi ai livelli della base d'asta di partenza.
In altri casi ancora, le imprese a cui vengono affidati i lavori, hanno un capitale sociale minimo: ottengono le commesse e poi si rivolgono a lavoratori esterni o direttamente a ditte in subappalto che sono più difficili da supervisionare.
Credo, dunque, che il problema sta nei criteri di assegnazione dei lavori da parte degli enti pubblici.
3° esempio: il comune di Torino ha dato in appalto ad aprile di quest'anno i lavori straordinari sulla pavimentazione delle vie, strade, piazze della Città con una base d'asta di 1 mln di euro.
L'azienda che si è aggiudicata il lavoro ha offerto un ribasso del 46%.
I casi sono due: o l'ufficio tecnico che ha preparato l'appalto ha sbagliato i conti o l'azienda è costretta a tagliare i costi in maniera esorbitante.
In altri casi, dietro a questi ribassi, le imprese attraverso revisioni in corso d'opera o varianti ai progetti, riescono a riportare i costi ai livelli della base d'asta di partenza.
In altri casi ancora, le imprese a cui vengono affidati i lavori, hanno un capitale sociale minimo: ottengono le commesse e poi si rivolgono a lavoratori esterni o direttamente a ditte in subappalto che sono più difficili da supervisionare.
Credo, dunque, che il problema sta nei criteri di assegnazione dei lavori da parte degli enti pubblici.
" Da qui, a mio avviso, nasce l'esigenza impellente di seguire
maggiormente questa materia attivando da subito un gruppo di lavoro che
s'impegni ad individuarne problemi e lanciare proposte concrete allo scopo di
sensibilizzare le istituzioni nell'operare al meglio delle loro
possibilita'.
Chiedo a tutti i partecipanti del
blog, sulla base delle proprie disponibilità, ad attivarsi con me in questa
nuova impresa!!!!! Grazie anticipatamente."
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